* * * ROBERTO BRUNELLI* * *
2007-2011

 

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PARTE TERZA

A causa della difficoltà nel reperire tutti i documenti Filippo riesce a mandare tutto al ministero della Giustizia Italiana solamente il 10 di Luglio.
Il ministero invia subito via Fax tutta la documentazione al Ministero di Giustizia Ucraino, ma questi non accettano i Fax, anche se arrivano da un organo ufficiale Italiano.

Il 20 Luglio i documenti non sono arrivati al tribunale allora i giudici esaminano la copia arrivata via fax in attesa che gli originali arrivino via corriere direttamente all’ ufficio della regione di Dnipropetrovsk del Ministero della Giustizia Ucraino, e spostano di una settimana l’ultima udienza che dovrà decidere le sorti del minore.
Visto che la presenza di Filippo non era necessaria, il padre decide di rimanere in Italia.
A Verona, Filippo viene informato di questa decisione dei giudici e inoltre che Anna aveva mobilitato tutti i media ucraini in occasione dell’ultima udienza.
I media ucraini riportarono solamente i fatti come furono comunicati da Anna e da sua madre, senza leggere gli atti dei processi precedenti, senza contattare il padre anche se la cosa era possibile e molto semplice.
Di seguito alcuni links dove si possono recuperare i video e gli articoli pubblicati:

http://novostey.com/society/news141287.html
http://tsn.ua/ru/ukrayina/italyanets-pytaetsya-otsudit-u-ukrainki-materi-syna.html
http://www.novy.tv/ru/reporter/ukraine/2009/07/22/17/50.html
http://kp.ua/daily/270709/188464/print/
http://tv.ric.ua/395-sudba-roberto-borba-prodolzhaetsya.html

A questo punto gli avvocati Ucraini di Filippo gli dicono che deve andare in Ucraina a difentersi davanti ai media ed anche l’avvocato italiano in un primo momento gli consiglia di farlo.
Filippo decide invece di non andare dato che non ha nulla da dimostrare davanti ai media e se loro veramente vogliono sapere la verità possono o consultare il sito di Roberto oppure contattarlo per telefono o e-mail senza problemi.
I giudici hanno tutto il materiale per decidere.
Nella settimana che intercorre tra le due udienze Anna continua a rilasciare interviste e nel contempo anche il minore compare in televisione. Il dubbio del padre è perchè in Ucraina non esiste un codice di autoregolamentazione dei giornalisti radio televisivi come in Italia, dove un minore non può comparire dinnanzi ai media in casi simili a questi.
Ma evidentemente per i media Ucraini non interessa la verità o la giustizia ma il senzionalismo.

Il 28 Luglio la corte si riunisce nuovamente; tutti i  documenti sono stati recapitati al tribunale e i giudici hanno ora tutto il materiale per decidere.
L’udienza dura 6 ore: Anna, come l’altra volta presenta una quantità enorme di testimoni che non hanno nulla a che fare con il processo Alla fine dell’udienza i giudici dicono che devono riunirsi nuovamente il giorno successivo per prendere una decisione e ascoltare le ultime testimonianze.
A questo punto tutta la fiducia di Filippo sul fatto che questa volta il tribunale si sarebbe comportato in maniera diversa dal precedente ed avrebbero deciso e giudicato in base alla legge e non ai sentimenti si affievolisce.
Filippo passe le successive due ore in videoconferenza con i suoi avvocati in Ucraina e gli confermano che forse è stato meglio che non si sia recato in Ucraina per il processo e non abbia parlato con i giornalisti. Gli dicono inoltre di smettere di postare dul forum della città cercando di difendersi tanto, come lui stesso ha notato, molti dei suoi messaggi venivano cancellati immediatamente dall’amministratore.
Il giorno successivo l’udienza di sarebbe dovuta tenere alle 14.00 ora locale, le 13.00 ora italiana.
Filippo passa la mattinata in videoconferenza con i suoi legali; anche loro adesso, sebbene tutto dovrebbe essere a favore di una giusta sentenza in rispetto delle leggi e degli accordi internazionali, sono un po’ meno ottimisti, tanto che Elena prima di andare scrive a Filippo questa frase :” God bless me! I’m going now to court”.
L’udienza dura solamente un’ora questa volta ma i giudici rimangono in camera di consiglio per due ore e mezza prima di prendere una decisione. Fuori dal tribunale vi sono moltissime televisioni nazionali e giornali che attendono.
Filippo, a Verona,  passa queste ora in attesa di una comunicazione seduto davanti il computer aspettando un messaggio...
Alle 17.29 ora Ucraina riceve il messaggio “ Urra’!!!”
pochi istanti dopo gli comunicano che i giudici hanno riconosciuto la sua richiesta e che entro il 1° settembre la madre deve riaccompagnare il minore il Italia.
I giudici ed anche l’avvocato consigliano a Filippo di trovare un accordo con Anna in modo da poter fare questo ricongiungimento con il figlio in maniera dolce per il minore.
Nei giorni successivi Anna si è sempre rifiutata di parlare o rispondere al telefono a Filippo, così per il padre risulta difficile arrivare a trovare un accordo, mentre continua a rilasciare interviste a televisioni e giornali.
I media ucraini continuano la campagna mediatica di disinformazione senza contattare il padre e riportando informazioni errate di presunti specialisti che dichiarano tra le altre cose che non esistono accordi internazionali tra Italia e Ucraina.
L’immagine e la dignità del padre viene sempre più ridicolizzata e svalutata dai media.

Solamente lunedì 3 agosto Anna risponde al telefono e quando Filippo le chiede di trovare una soluzione lei dice di essere d’accordo. Filippo le ricorda tutte le proposte che le ha fatto anche in passato, ma le dice che solo una non è più valida: quella del figlio con lei in inverno e con il padre in estate, visto che l’estate è ormai finita e lei non ha mai permesso in più di un anno a Roberto di stare con il padre in Italia.
Filippo chiede ad Anna cosa vorrebbe lei di dirglielo in modo da trovare una soluzione che possa soddisfare entrambi.
Anna risponde che vuole che Filippo le mandi un’e-mail con le sue proposte; il padre le ricorda tutte le offerte fatte fino ad ora e le chiede nuovamente di dire cosa vorrebbe lei per poter trovare un accordo pacifico.

Il 5 agosto Filippo riceve una comunicazione nella quale gli si chiede se ha trovato un accordo con Anna  dato che bisogna iniziare la procedura per far rientrare il minore.
Anna non ha ancora risposto a Filippo ed il padre pensa che sia un’altra tecnica per prendere tempo.

Convenzione del Lussemburgo, art. 7: " I provvedimenti relativi all'affidamento pronunciati in uno Stato Contraente sono riconosciuti e, quando siano esecutivi nello Stato d'origine, ricevono esecuzione in ogni altro Stato Contraente."

Intanto il ministero di giustizia ucraino telefona al padre per comunicare che vorrebbero sapere se è riuscito a trovare un accordo pacifico con Anna dato che loro non vorrebbero traumatizzare il bambino, ma hanno problemi a mettersi in contatto con sia con la signora Levadna che con sua madre Ludmilla.
Chiedono inoltre a Filippo quali garanzie può dare alla signora Anna riguardo la possibilità di rimanere in contatto con il figlio nel caso voglia venire in Italia, anche se, aggiungono, secondo loro la signora Anna non vuole rientrare in Italia.
Lo stesso giorno, alla sera Filippo riceve una telefonata dal suo avvocato in Ucraina che gli comunica che il ministero della giustizia Ucraino ha ascoltato Filippo e si sono messi daccordo che Anna può stare con il bambino in inverno ed il padre in Estate.
L’ avvocato di Filippo non crede a questa versione e chiama subito il suo cliente per chiarire.
Filippo spiega che si ha ricevuto una telefonata e racconta la telefonata, ma nega categoricamente quello che affermano dal ministero della giustizia dell’Ucraina.
Filippo si accorda che d’ora in avanti sia solamente l’avvocato a comunicare con il ministero.
Valentin, l’avvocato, comunica a Filippo che il ministero no sà come comportarsi, perchè non prevedevano che la sentenza sarebbe stata a favore della parte italiana, e soprattutto che adesso, con i media ucraini che continuano a pressare non sanno come applicare la sentenza.
Gli comunica inoltre che da adesso in poi Filippo potrebbe andare in qualunque momento in Ucraina a prendere Roberto, ma sarebbe meglio, per il bambino, che questo non accadesse e che invece fosse la madre a trovare una soluzione. Filippo è completamente in accordo con quanto dice il suo avvocato ucraino.
Per finire Valentin si dice preoccupato che Anna possa andarsene, gli dice che basterebbe che andasse in un’altra regione e nessuno la cercherebbe ( non come in Italia o in Europa) e, in questo caso, dovrebbe essere Filippo a pagare un investigatore per trovarla.
Alla sera, finalmente il signor Brunelli riesce a mettersi in contatto con la moglie; lei gli comunica che vuole tornare in Italia a vivere, ma che vuole un appartamento e che Filippo la mantenga.
La risposta lapidaria di Filippo è che se lei torna è disposto ad aiutarla a trovare un alloggio ed un lavoro.
Alla richiesta del padre di parlare con il figlio la moglie rifiuta e non gli permette di parlare con Roberto.
il giorno successivo Filippo riceve una e-mail dalla signorina Kateryna Shevchenko del Ministero di Giustizia Ucraino, dove chiede di trovare un’accordo, possibilmente scritto e ratificato a Kiev, ma le condizioni che loro suggeriscono non soddisfano Filippo, che risponde di contattare il suo avvocato in Ucraina per qualunque accordo.
Ecco il testo della e-mail ricevuto:
“Dear Mr. Brunelli,
i was glad to hear from your lawyer, that Anna at least started to talk with you about a possibility to come together to Italy.
I would like to assure you once again that it is our intention as well to find any possibility of voluntary execution of the Appeal court decision.
May be, you were not happy about some suggestions of Anna about what she demands in order to come to Italy. But, i'd like to ask you to understand that it is only a beginning of some kind of "negociations" between you and your wife.
So, please, stay patient whith this. I hope this is not her last word and i hope very much that we'll be able to persuade her to accept softer conditions.
We should always keep in touch that this situation is more than emotional for her, but we all should provide a child with the most favourite conditions for coming back to Italy.
Thus, i would like you to answer to some my questions.
First off all, please describe what are the at least started to talk with you about a possibility to come together to Italy.
I would like to assure you once again that it is our intention as well to find any possibility of voluntary execution of the Appeal court decision.
May be, you were not happy about some suggestions of Anna about what she demands in order to come to Italy. But, i'd like to ask you to understand that it is only a beginning of some kind of "negociations" between you and your wife.
So, please, stay patient whith this. I hope this is not her last word and i hope very much that we'll be able to persuade her to accept softer conditions.
We should always keep in touch that this situation is more than emotional for her, but we all should provide a child with the most favourite conditions for coming back to Italy.
Thus, i would like you to answer to some my questions.
First off all, please describe what are the both will not have intention to keep your family and to separate or divorce.
PLease, let me know what is acceptable for you.
And please, let me know whether you'll agree to make something like a written agreement with Anna here in Kiev if we (i mean, of course, you and Anna, may be with our help) can find a mutually acceptable formulation. It will contain of course your mutual obligations (not only yours), but i suppose that Anna would wish to have such kind af guarantees before departure to Italy. You may be understand that she needs some proves that she'll not be on her own there and that you expect her coming to Italy.
i am, may be, very optimistic concerning the situation. But may be it will help.
One more question: what is the stage of the custody case in the court of Verona? Could you please clarify this and also when is the next court session in this case.
I am looking forward to get your answers soon And i hope we'll find a good solution in order to protect your child from further psichological harm.

Kateryna Shevchenko
Head of the Department of Private International Law and International Legal Assistance”

Al 13 agosto ancora non è stato possibile raggiungere un’accordo tra Filippo ed Anna, anzi quest’ultima nelle ultime conversazioni telefoniche accusa Filippo ed il suo avvocato di minacciarla e di avergli rovinato la vita ( tutte cose assolutamente infondate); inoltre Anna spesso insulta il marito senza motivo.
Il Ministero della Giustizia Ucraino inoltre non sembra sapere come applicare la sentenza.
Sembra che Filippo debba aspettare il 31 di agosto quando Anna dovrebbe eseguire la sentenza di sua volontà, e se non lo facesse bisogna aspettare altri 10 giorni che la polizia esegua la sentenza; sempre il 13 di agosto, infatti, Filippo riceve la seguente comunicazione dal suo interprete in Ucraina: "Ciao,Filippo
Mi ha chiamato Valentin, lui ha gia preso il folio che stavamo aspettando.
Adesso sta provando ad organizzare con il Ministero di Giustizia per far esequire la sentenza. Farà le trattative con loro lunedì. Lui ha parlato con Shevchenko, lei ha detto che in Rovno per prottegere il bambino e la mamma c'era un sacco di gente con i bastoni, per questo lei vuole che tu troverai un soluzione pacifica. Però gia tutti abbiamo capito che non e possibile, purtroppo.
Secondo le leggi Anna ha tempo entro 31 agosto per esequire la sentenza e dopo ancora 10 giorni ultimi, dopo di che vengano poliziotti per prendere Roberto.
Tu, come vedi meglio da fare?"

La vicenda si riferisce ad una situazione analoga successa nella cittadina di Rovno, dove gli abitanti si sono opposti all'eseguzione di una sentenza del tribunale contro la polizia, che cercava di prendere il figlio alla madre per darlo al padre.Per Filippo la cosa migliore sarebbe sempre e comunque quella di trovare una solutione pacifica per il bene del bambino.a

Il 17 agosto Filippo riceve un’e-mail dal suo avvocato in Ucraina “Will you be able to come to Dnepropetrovsk on Wednesday this week, i.e. 19th of august 2009, for the execution of judgement?
Is there information about the child in your passport?
Reply as soon as possible.”

Valentin, preoccupato che Anna possa sparire, organizza con gli ufficiali giudiziari l’esecuzione della sentenza per il rimpatrio del minore.

Il 18 Agosto Filippo trova i biglietti per Dnipropetrovsk da Venezia, ed il 19 parte per l’Ucraina.
Arriva alle 15.00 e si reca subito all’ufficio di Valentin.
Si accordano: Valenti deve prendere gli ultimi accordi con i ministeri il giorno seguente e il 21 alla mattina alle 8.20 devono incontrarsi presso di quest ultimo e poi alle 9.45 vanno all’ufficio responsabile per l’esecuzione della sentenza; dopo di che con due ufficiali si recano prima a casa di Anna per parlare con lei nel caso voglia venire anche lei a Verona con il figlio, e quindi all’ asilo di Roberto a prenderlo.

Il 21 di Agosto Filippo si reca all’ufficio del suo avvocato come da accordi.
Alle 10.00 si reca con l’avvocato e gli ufficiali giudiziari presso l’appartamento di Anna.
Purtroppo nessuno è presente a casa e nessuno dei vicini sa dire dove siano.
Si recano quindi all’asilo di Roberto e scoprono che il bambino dal 1 Agosto no frequenta l’asilo ( non è come in Italia che sono in vacanza). Chiamano allora il lavoro di Anna e scoprono che Anna è in malattia dal 7 Agosto.
Si recano quindi con gli ufficiali giudiziari a casa dei genitori di Anna ma nessuno è presente nemmeno il quella casa.
Filippo rientra quindi in Italia riuscendo a prendere l’aereo appena in tempo
Anna e Roberto sembrano spariti.
Ogni volta che Filippo ( a qualunque orario) chiama il telefono di Anna ho non risponde nessuno oppure risponde la madre di Anna che dice solamente “Niet!”
Anna e Roberto sembrano spariti.

Il 25 Agosto Valentin telefona a Filippo dicendo che Anna ha rilasciato una comunicazione al ministero di giustizia dove dice che vorrebbe accompagnare il bambino in Italia ma ha perso tutti i passaporti ( sia italiano che ucraino) e non sa come fare; intanto nessuno sa ancora dove sia Anna e, aggiunge Valentin, anche se trovassero Anna e Roberto non possono fare nulla se Filippo non è un Ucraina a prendere il bambino dato che non hanno strutture per ospitare il minore fino all'arrivo del padre. Lo invita quindi a trasferirsti in Ucraina fino a quando non saranno trovati Anna e Roberto. Filippo chiede se non possono affidare il minore al consolato italiano fino a quando lui non va a prenderlo ( massimo 24h) e loro dicono che possono solo a determinate condizioni....che sono molte ed assurde!

Il 27 agosto Filippo riceve una comunicazione da Valenti che sono riusciti a mettersi in contatto con la madre di Anna ma che ancora non sanno dove sia Anna e Roberto e che tutto quello che la madre di Anna dice e che Filippo deve rinunciare a voler stare con il bambino.

Il 31 agosto arriva un'e-mail dall' Ucraina:
Hello, Filippo. We got information about Anna an Roberto. They are in the city hospital since 07 august because of neurologic disease of the child. We have suspicions that disease of the child is fiction, which made to avoid realization of Court decision. To check this fact executive office sent an apply to get full information about diagnosis, when treatment finishes and if it is possible to transport the child in Italy before his complete recovery. We are expecting answer in next days. Before it we can not take the child in a compulsory way. We are doing everything what is possible to get answer as soon as possible.
Best regards, Valentin.
Anna si è praticamente inventata che dal 7 di agosto Roberto sarebbe ricoverato in ospedale, ma la cosa è palesemente falsa dato che nelle date del 7 , 8, 12, 13 e 15 agosto Filippo aveva parlato con Roberto ed Anna al teledono e Anna non aveva comunicato nulla ed il bambino era a casa ( e Filippo ha le registrazioni delle telefonate)

Il 1° settembre Filippo chiede al ministero della giustizia Ucraino di comunicargli la situazione di suo figlio dato che dal 15 agosto non è in grado di parlare con la moglie. Filippo, non sapendo da dove provengono le fonti di Valentin vuole una conferma da parte di un'organo ufficiale, ma la risposta da parte del ministero ucraino non arriva sebbene la conferma della lettura dell' e-mail vi sia stata. Il console ialiano, informato della situazione stà dimostrando tutta la sua disponibilità ed in costante contatto con gli avvocati italiani di Filippo stà decidendo la linea d'azione più appropriata in base a queste circostanze.

Il 2 settembre l'avvocato ucraino di Filippo intanto si reca presso l' ospedale per verificare le condizioni del bambino e scopre che dal 31 agosto Anna e Roberto non sono più ricoverati; ecco il testo dell' e-mail :
" Hello Filippo
On received information, Anna and Roberto  has terminated the treatment and has abandoned the neurological branch of the baby hospital 31.08.2009. It you has. If you have a possibility - do request a ministry to justices to italies or consul to do telephone call a ministry to justices of the ukraine and express negative attitude on cause of the slow performance of the decision of the court. Regret, But system of the legal performance on Ukraine this - not it is enough well..
Elena"

Filippo chiede di sapere dove sono a questo punto sua moglie e suo figlio dato che non riesce a mettersi in contatto con Anna a qualunque ora del giorno telefoni.

Il 3 di settembre Filippo scopre che le autorità ucraine non hanno intenzione di far eseguire la sentenza e Mrs. K.Shevchenko del ministero della giustizia Ucraino che si occupa del caso non hanno ancora risposto al e-mail di Filippo. Intanto gli avvocati scrivono al padre: " Hello, Filippo..
The home Anny and Roberto at now  unknown. She its constantly changes. But problem in the other. The Judicial police officers are afraid to perform such judicial decision. They understand that Anna will write the plural complaints on their actions, their will check and will without fall find some formal breach, for which their will punish. So we constantly come across on unwillingness to assist. All do only the formal action, which do not bring about performance of the decision of the court. I and Valentin can do only official methods - write the statements, convince, complain. But under the law Ukraines period answer to complaint - one month. And answer not will without fall be positive or contain useful information.  We necessary to get support of the high-ranking official, which will not are afraid the complaints. This possible only if consul Istalii or ministry to justices to italies will express resentment on cause of the nonperformance of the decision of the court. The Threat international prestige ukraines can force their us to help.
We Hope the situations on your understanding. Sometimes, the bureaucratic machine acts notwithstanding not only logic but also law. With big pleasure subsequently подготовлю suit in European court on breach of the responsible times of consideration of the deal and performances of the decision of the court.
elena
."
Dopo la risposta arrabbiata di Filippo che minaccia di fare una denuncia penale nei confronti della moglie e si dice molto indignato con il governo ucraino per il loro modo di comportarsi questa è la risposta che riceve Filippo dagli avvocati: " Hi Filippo...
You it is correct have valued the situation. But you follow to understand that criminal persecution Anny in Italies on law of the Italies can have a no result which we need. The problem number one still remains to return you Roberto  then punish Annu. This will, but later. Consequently, find the high-ranking official in Italies which can give the stone our  official. Since they wait the instructions from their own chief. Valentin was today beside officers of the court, but they prefer be limited "war of the paper". In any event we do not stop on half of the way.
Elena
"

L'11 settembre, dopo ripetute e-mail finalmente il ministero Ucraino si decide a rispondere al padre, informandolo che è al vaglio, presso il tribunale rionale di Amur-Nyzhniodniprovskiy ( lo stesso dove si è svolto il primo provesso e che per 3 volte ha rifiutato di accettare le richieste del ministero di giustizia Ucraino la richiesta di rimpatrio del minore) la richiesta che quando il minore verrà trovato, venga affidato ai servizi sociali in attesa che il padre lo vada a prendere ( massimo 24 ore ci impiega Filippo ad andare a Dnipropetrovsk).

Da allora Filippo non ha più avuto notizie di suo figlio.

 

 

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